Il Cammino del Sauro vi porta a visitare Guardia Perticara. Questo vuol dire scoprire un piccolo Comune in Provincia di Potenza con meno di 600 abitanti. Considerato un vero gioiello della Basilicata, ufficialmente fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. Nel 2011 ha ottenuto la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Grazie alla sua particolare architettura, gli viene attribuito l’appellativo di Paese delle case di pietra. Il nome del borgo fa probabilmente riferimento alle pertiche longobarde, ossia porzioni di territorio assegnate un tempo dai Longobardi alle famiglie dei coloni.
Passeggiando senza fretta per il paese, sicuramente potrete notare qui e là opere di pietra realizzate dai mastri artigiani del luogo. La strada più caratteristica del borgo è Via Armando Diaz, che un tempo era chiamata Via dei Carbonari e che ancora oggi è ricca di portali tutti da ammirare. Interessanti sono anche il rosone di Casa Marra, lo stemma di Palazzo Montano ed il bassorilievo di San Nicola sul portale della Chiesa di San Nicolò Magno, la mensola in pietra di Casa Sassone e l’arco Vico II in piazza Europa. Piccoli gioielli artistici, fanno del paese un luogo che tiene stretta la sua autenticità. Camminando per le strette vie del centro storico, si può giungere alla cima del colle dal quale Guardia Perticara si affaccia, per restare letteralmente stupiti dalla vista che si gode dai suoi 700 metri di altitudine. La valle del sorgente Sauro si stende ai piedi del borgo, creando un paesaggio splendido e davvero indimenticabile.
Visitare Guardia Perticara vuol dire passare per il Museo della Civiltà Enotria (lo storico Palazzo Montano) dove potrete ammirare tanti pregevoli reperti, come i modellini di casa-tempietto con volatili o serpenti e protomi taurine, e le bottiglie in terracotta usate per gli oli profumati, con scene dei miti di Teseo e di Eracle. Periodicamente nel Museo si svolgono mostre sui nuovi ritrovamenti archeologici portati alla luce.
Grazie alla sua ambientazione particolare ed alla posizione decisamente panoramica, il borgo di Guardia Perticara è stato spesso scelto come location per famosi film. Ad esempio, nel 2010 Basilicata Coast to Coast, il primo film da regista dell’attore lucano Rocco Papaleo, ha mostrato molti angoli caratteristici del territorio lucano, tra cui anche Guardia Perticara. Invece nel 1979 il borgo aveva ospitato le riprese del film di Francesco Rosi Cristo si è fermato a Eboli tratto dall’omonimo libro di Carlo Levi.
Se siete amanti dei paesaggi e delle lunghe passeggiate, vi consigliamo di respirare l’autentica lentezza del luogo, immergendovi in una rilassante alternanza di boschi e campi coltivati.
Sono tanti i percorsi di trekking su itinerari di interesse paesaggistico e naturalistico nel Bosco Amendola. Nei dintorni sono assolutamente da vedere le grotte basiliane, i ruderi dell’antica città di Turri e il bosco comunale Amendola, 500 ettari di macchia mediterranea.
Le seguenti sono le manifestazioni da visitare a Guardia durante l’anno:
La Chiesa di Sant'Antonio è uno dei luoghi di culto più interessanti da visitare a Guardia.
Costruita tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, fu voluta dal principe di Brindisi Ascanio Cataldi, che fece erigerla in segno di ringraziamento per il ritrovamento del figlio rapitogli. All’interno della chiesa è custodita una lapide che ricorda il ruolo della famiglia Cataldi nell’edificazione della chiesa. Ci sono anche tele di Biagio Guarnacci ed altri meravigliosi dipinti e sculture. Esiste una leggenda attorno alla Chiesa di Santa Maria di Sauro: si narra che nella pianura del fiume alcuni contadini avrebbero visto la Vergine su di un carro trainato da buoi. La chiesa cela infatti una statua della Madonna col Bambino del XIV secolo, e proprio questa statua ogni primo maggio viene trasportata in processione fino al paese, per essere ricondotta al santuario nella seconda domenica di agosto.
Di valore storico ed artistico è anche la Chiesa Madre dedicata a San Nicolò Magno. Sul suo portale spicca una raffigurazione del Santo, risalente al XVII secolo, mentre all’interno del santuario sono numerose le opere d’arte, come ad esempio la statua lignea di San Nicolò vescovo del diciassettesimo secolo, in onore del quale viene ogni 9 maggio celebrata la festa patronale.