Visitare Gorgoglione ci porta nella collina Materana, in un territorio ricco di boschi, numerosi ruscelli e rocce di pietra arenaria.
Il centro storico è un vero gioiellino che conserva tante tracce del passato. Passeggiando per il paese sicuramente incontrerete i resti del castello, di cui rimangono solo alcuni ruderi. Sono molto interessanti da vedere anche l’ottocentesco Palazzo Bruni e Palazzo Imperatrice, costruito nella prima metà del Novecento e prezioso con il suo portale che testimonia l’antica tradizione della lavorazione artigianale della pietra.
Proprio per questa arte Gorgoglione è particolarmente famosa. La pietra locale è un tipo di roccia arenaria naturale di un caratteristico giallo ocra tendente al colore terra bruciata e al grigio cenere con venature brune, e grazie alle sue tipicità si presta a tantissime applicazioni.
Durante gli scavi archeologici presso il Cinto dell’Eremita, è venuta alla luce una cavità nota come Grotta dei Briganti, una delle attrazioni turistiche più importanti di Gorgoglione.
Situata a sud dell'abitato, a un'altitudine di 760 m s.l.m. si trova ai piedi di una parete rocciosa alta 40 metri, sulla cui sommità si trova l'abitato. La sua altezza massima è di 2 metri e presenta tracce di stillicidio e concrezionamento, costituito da piccole stalattiti di qualche centimetro. Nel periodo del brigantaggio fu utilizzata come dimora dai briganti, da cui ha preso il nome. La grotta è davvero affascinante ed è un luogo assolutamente da visitare.
La Chiesa Madre di Santa Maria Assunta è tra le opere religiose più interessanti del territorio. Costruita originariamente in stile romanico e successivamente trasformata in stile barocco, è a tre navate. Conserva al suo interno una pregevole fonte battesimale, una statua di San Rocco del XV secolo ed una settecentesca della Madonna del Rosario, ed infine una croce lignea del 1600 di arte orafa napoletana.
In questa chiesa viene ospitato per parte dell’anno il simulacro sacro della Madonna di Pergamo, celebrata l’11 e 12 giugno.
La sera dell'11 giugno la statua della Madonna viene trasportata in processione su un carro addobbato con fiori dal paese al Santuario campestre, dove resterà fino a settembre. La processione è accompagnata dalle cente votive, intelaiature in legno con ceri e ghirlande.
Il 12 giugno nello spazio antistante il Santuario avviene la festa del Maggio, rito arboreo tipico dei comuni dell'interno della Basilicata: un tronco di cerro ed una cima di agrifoglio vengono uniti ed innalzati tra i festeggiamenti. Nel pomeriggio ha luogo il vero e proprio Sparo del Maggio, momento in cui i cacciatori mirano con i loro fucili alle targhette dei premi nascoste tra i rami della cima; in seguito i giovani più coraggiosi si sfidano a scalare il Maggio fino alla cima.
Il 13 giugno infine ha luogo la festa patronale di Sant'Antonio. La statua del santo viene portata per le vie del paese in processione, alla quale partecipano anche animali come buoi, asini, muli ed animali domestici. La processione si conclude sul sagrato della chiesa con la benedizione degli animali e la distribuzione del pane benedetto.
Il Santuario della Madonna del Pergamo è situata in posizione panoramica, sorge sul punto più elevato del paese (955 metri).
La sua esistenza è attestata già nel 1131. Un tempo dimora di benedettini, agostiniani e francescani, oggi conserva elementi dell’antica chiesa bizantina su cui venne costruita, tra cui la cupoletta a forma di cipolla e l’abside.
Agli amanti del trekking e della natura sicuramente piacerà una gita al bosco. Le Manche, grande area boschiva è caratterizzata da numerosi ruscelli che sfociano nel torrente più grande chiamato Vallone. Una volta sul posto potete rilassarvi nell’area picnic attrezzata.