Il paese della pietra
Dalla preistoria ai giorni nostri, la storia della Città della pietra
L'abitato di Gorgoglione ha origini decisamente antiche. Nella località di Santa Maria degli Angeli vennero infatti ritrovate tombe fatte risalire al IV secolo a.C. con vasi apuli, oggi conservate nel Museo Nazionale Domenico Ridola di Matera. In realtà però la storia del Comune merita di partire da più lontano. Ai piedi di una parete rocciosa, sulla cui sommità si trova il centro abitato, è presente la famigerata Grotta dei Briganti. Questa, dopo l'Unità d'Italia venne utilizzata come dimora segreta da alcuni Briganti, ma alcuni storici ritengono sia stata in precedenza abitazione di uomini primitivi. Il nome del paese deriverebbe dal latino Gurguglionis, ovvero sia insetto del grano. La ragione di ciò risiederebbe semplicemente nella fisionomia del Comune, che ai tempi ricordava la sinuosità dell'insetto.
Tuttavia, le primissime notizie davvero attestate di Gorgoglione risalgono alle "Bolle Pontificie" del 1060 e del 1123. Vi troviamo riferimenti espliciti alla costituzione di una Comunità Parrocchiale in loco. Nel 1160 Gorgoglione venne accorpato alla Contea di Montescaglioso, solo tre secoli dopo passò sotto il controllo dei Della Marra.
Oggi Gorgoglione è un paese noto in tutta la Regione innanzitutto per la magistrale lavorazione della pietra oltre a essere sede, congiuntamente con il Comune di Corleto Perticata, del giacimento petrolifero di Tempa Rossa. Di particolare interesse, nella sfera culturale e degli eventi, è il rito arboreo del Maggio. Ogni 12 di giugno, avviene questo rito arboreo tipico di alcune aree interne della Regione Basilicata, con l'innalzamento di un cerro e una cima di agrifoglio.
Visitare Gorgoglione vuol dire scoprire un piccolo paese circondato da parchi e perfettamente a metà strada fra la città di Matera e la costa ionica. Lo contraddistinguono le sue bellezze artistiche e architettoniche.